LANGHE
GLI INFINITI ORIZZONTI
Ancora oggi l’espressione "andar per Langa" possiede un’aura poetica e avventurosa. Significa perdersi fra le dorsali delle colline seguendo le sinuose curve delle strade, risalire le bianche causagne (le "capezzagne") che rigano le vigne, scoprire, ad ogni passo, un nuovo orizzonte.Esplorare le Langhe ha un solo scopo: perdersi nella meraviglia dei loro infiniti orizzonti, recuperando, a piccoli sorsi, il legame che l’uomo in millenni di storia e fatica agricola ha instaurato con la natura e, in particolare, con la viticoltura.
Le Langhe sono lo scrigno verde compreso tra il Tanaro e l’Appennino Ligure. Sommariamente, possono essere divise in due zone: la Bassa Langa, che gravita attorno alla città di Alba, caratterizzata dalla monocoltura della vite, da borghi, castelli e una stupefacente concentrazione di cantine; e l’Alta Langa, che si spinge fino al confine con la Liguria, dominata da boschi, noccioleti e sperduti insediamenti umani. Di origine miocenica (tra i 20 e i 5 milioni di anni), le Langhe furono fondali marini profondi. Da qui la composizione dei terreni, costituiti principalmente da marne, ovvero rocce sedimentarie di argilla e calcare, che regalano vini rossi di corpo, struttura e meravigliosa eleganza.