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L’Armangia

L’Armangia


La famiglia Giovine coltiva la vite a Canelli da quasi 300 anni e a fine 1800 già esportava vini in Brasile e Argentina. Il nome Armangia è recente; lo ha scelto nel 1988 l’enologo Ignazio Giovine battezzando l’azienda con cui conduce gli antichi vigneti di famiglia.

Armangia significa “rivincita”: l’ambizione è riportare Canelli, che nel 1865 vide nascere lo spumante italiano, tra le grandi città del vino. Rispetto dell’ambiente e del vigneto sono alla base delle scelte colturali dei Giovine.

Un’agricoltura che rispetta la flora e la fauna indigena: insetti, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi nel vigneto, funghi e batteri nel sottosuolo, generati da 24 anni di inerbimento permanente.

Ignazio e la moglie Giuliana accolgono i visitatori per una passeggiata in vigna, l’osservazione stagionale dei lavori di vinificazione, il racconto di tecniche e tradizioni enologiche piemontesi. Il tutto si conclude con una degustazione guidata dei vini, accompagnata da specialità locali.

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