MONFERRATO
IL RICHIAMO DEI BOSCHI
Mun frà , ovvero "mattone per ferrare". Leggenda vuole che l’imperatore Ottone I promise ad Aleramo di concedergli tanta terra quanta fosse riuscita a percorrerne a cavallo in tre giorni e tre nott; il marchese avrebbe cavalcato senza sosta, usando i mattoni trovati in strada per ribattere i ferri che i cavalli perdevano.Il Monferrato è la vasta area collinare che si estende dalla destra orografica del Po fino all’Appennino Ligure, all’interno delle province di Asti e Alessandria. Un territorio assai variegato, il cui trait d’union è il profilo uniforme dei filari, che scandiscono l’intero paesaggio.
A differenza delle Langhe, fortemente antropizzate, le colline del Monferrato hanno conservato una dimensione più selvaggia e incontaminata, con larghe porzioni occupate da boschi, campi coltivati e aree naturali di primigenia bellezza. I suoli, originatisi durante il Miocene, sono marnosi, ma nei pressi di Asti si fanno argillosi e sabbiosi, ricchi di fossili, segno che qui correva un antico litorale. Più a nord, in direzione di Casale Monferrato, i terreni diventano arenacei: è la celebre Pietra da Cantone, con cui furono edificati la maggior parte degli edifici. Caratteristica del Monferrato sono gli infernòt, piccoli locali scavati nella roccia per la creazione di cantine domestiche; e le Cattedrali Sotterranee di Canelli, sorelle adulte degli infernòt, impressionanti sistemi di gallerie sotto le colline dedicate all’affinamento dei vini di pregio.